Simone Micheli si è aggiudicato la menzione d'onore del Premio internazionale Best of Year Awards 2012, nella categoria Foreign Hospitality con il progetto di questo straordinario Hotel, denominato Hotel B4. L’Hotel, del gruppo Boscolo, si trova in prossimità dei poli fieristici Rho-Fiera e Fiera Milano City e della futura sede dell’Expo 2015. Il nuovo Hotel “nasce per rivedere, scardinare e rinnovare completamente i criteri dell’intera categoria e delle proprie strategie di promozione e di comunicazione”. Esternamente distintivo e ieratico, grazie all’attento lavoro dell’architetto Giancarlo Marzorati, e internamente iconico e super funzionale, grazie al dinamico segno dell’architetto Simone Micheli”. Il B4 hotel, con la sua location eccezionale, in un contesto che si sta rapidamente trasformando in polo di attrazione e distretto futuristico a ridosso del sito della prossima Expo, rappresenta “la porta sempre aperta tangibile dell’accoglienza nei confronti del viaggiatore”. L’edificio si compone di tre livelli interrati, destinati a parcheggio e spazi ricevimento, una piattaforma circolare di tre piani fuori terra e un corpo verticale di 16 piani. La “piattaforma circolare” è adibita ad aree di ricevimento, accoglienza e congressuale.
Al piano terra la hall, gli spazi di attesa, di servizio e di intrattenimento nella lobby che collega autonomamente i due livelli superiori di convegnistica, e l’area destinata alla ristorazione, tramite forme e colori, danno vita ad un intenso coinvolgimento emotivo, un’atmosfera “magica”.
L’ingresso suggerisce l’abbandono del mondo esterno, dello stress, degli impegni della città col suo vorticoso divenire, si rallenta entrando in una fiaba, l’inizio di una storia, nuova, originale, che merita di essere vissuta emotivamente, come un film. Al terzo piano si trova un centro benessere, mentre il superiore livello piloty, sfrutta la piazza di copertura del volume circolare con finalità di intrattenimento, in un roof garden accogliente e discreto rispetto al livello carrabile del piano stradale.
“B4 è un albergo-opera riconducibile alla creazione di una storia di unicità che ha in sé un segno di condivisa riconoscibilità” afferma Simone Micheli. “In questa connotazione, l’hotel-opera non è tale per la sua bellezza, in base a meri canoni estetico-stilistici, ma per il messaggio di coerenza globale che trasmette e il vissuto totalizzante che mette in moto nel suo fruitore, in cui l’esperienza si trasforma in attiva memoria”. “Gli interni del B4 sono concepiti come un’architettura dentro l’architettura, un insieme armonico capace di guardare oltre la barriera del reale conosciuto, per generare innovazione contenutistica e linguistica, hi-tech e allo stesso tempo user-friendly, sostenibile, in termini economici e ambientali. Le aree comuni sono ripensate, in un’ottica di ibridazione degli spazi, di contaminazione delle funzioni per soddisfare i più disparati bisogni degli ospiti. Fitomorfiche sculture, costituiscono l’intero apparato strutturale e funzionale del piano terra. Le colonne, i desk della reception, il bancone il desk della reception, il bancone bar, il piano del cook-show, nascono da una materia lucida, fluida, dinamica, una continua fuga da stereometriche geometrie canoniche”.
“Non solo la visione è oggetto di studio, progettuale, ma la scelta delle melodie, gli effetti illuminotecnici naturali e artificiali, le fragranze, si differenziano per il medesimo ambito tridimensionale, determinano nel ricettore del messaggio, risposte completamente diverse”.
“B4 Milano non vuole essere un business hotel né un semplice hotel di super-design: è un manifesto tridimensionale del possibile e voluto connubio tra architettura, sensorialità ed eccellenza; della sinergia e commistione tra iconici arredi assolutamente funzionali in forme plastiche e fluide, e l’esperienza privata dell’ospite che vive questo spazio avvolto da un’energia vibrante, portatrice di rinnovamento e rigenerazione”.
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